Il museo dell’accabadora: uno scrigno di leggende

museo etnografico Galluras

Il museo etnografico Galluras e il mistero dell’accabadora

Volete fare un bel balzo dentro la storia?

Fatevi trovare a Luras, in Gallura, chiamate Giacomo Pala, il curatore del museo al cellulare indicato nel sito, e chiedetegli di venirvi ad aprire la porta del tempo.

Per la precisione si chiama “Museo Etnografico Galluras” e racconta di quella figura leggendaria che, secondo alcune fonti, sarebbe stata realtà in Sardegna fino alla prima metà del secolo scorso: la “femmina accabadora” che dava l’eutanasia.

L’accabadora è “colei che finisce” e deriva dal sardo acabbu, “la fine” o dallo spagnolo acabar, “terminare”. Indica la figura, storicamente incerta, di una donna che si incaricava di portare la morte a persone che fossero in condizioni di malattia tali da portare i familiari o la stessa vittima a richiederla (fonte Wikipedia).

il museo dell'accabadora Galluras Sardegna
La figura dell’accabadora come ricostruita al museo Galluras

Più che un museo, una macchina del tempo

Il museo è ospitato dentro una tipica casa gallurese, che fu abitata da diverse generazioni e conserva moltissimi manufatti tenuti con grande rispetto.

Anesi da cucina, indumenti antichi, macchine da cucire commoventi perché ricordano le nostre nonne, attrezzature da lavoro, tutto in tale quantità che si potrebbe pensare che i parenti della signora accabadora fossero precursori degli accumulatori seriali!

bisaccia stomaco capretto
Cultura sarda: lo stomaco di un capretto essiccato veniva usato come bisaccia

La antica dimora si sviluppa in altezza tra i diversi piani, che vanno dalla cantina al primo piano – in soffitta invece è vietato salire! I quadri appesi alle pareti raccontano quanta vita e quante esistenze si siano alternate tra quelle mura.

In case come questa le antiche presenze le puoi sentire, il contatto con il passato è così forte che lo respiri. E respiri sensazioni diverse quanto diverse sono le stanze: quante tradizioni, dalla polvere, riprendono vita.

quadro museo Galluras
particolare di uno dei quadri della casa

Storia o leggenda?

All’interno del museo il pezzo più importante è il famoso martello (su mazzolu) con il giogo che sono gli arnesi che la donna utilizzava per la sua attività, con un colpetto secco alla testa del poveretto.

museo accabadora
Le Babe con su mazzolu

Alcuni studi dicono che in realtà utilizzasse anche altri oggetti, ma queste cose, insieme alla diatriba mai completamente svelata della storia reale o leggenda, ve le racconteranno le guide del museo – di una gentilezza e intelligenza fuori dall’ordinario – che troverete ad accogliervi.

Nella camera da letto viene rappresentata una figura di donna che rappresenta l’accabadora, vestita con una lunga gonna scura e uno scialle nero sulla testa.

Erano in tanti in paese a sapere chi lei fosse e cosa facesse e le riconoscevano grande rispetto.

Come doveva essere difficile la vita della prescelta, soprattutto nella gestione dei sentimenti e superstizioni contrastanti dei compaesani, brutali e insieme riconoscenti.

I popoli sardi non sono nuovi alle forme di eutanasia, come raccontano in un altro importante museo della Sardegna. Nel Museo delle maschere mediterranee di Mamoiada vi potranno riferire di un’altra leggenda, che sarebbe consistita nell’usanza di gettare gli anziani da un dirupo come cerimonia di passaggio e atto di iniziazione.

Il museo dell’accabadora: come raggiungerlo

Nel sito del museo c’è scritto che il museo è sempre aperto. Ciò è dovuto al fatto che, soprattutto in momenti di bassa stagione, potrebbe essere necessario chiamare il numero di telefono, in questo modo il curatore o la guida verranno ad accogliervi. Il numero di telefono è 368 337 6321.

Inoltre se volete approfondire la conoscenza di questa figura vi consiglio:

  • il manuale del curatore Giacomo Pala, “Antologia della femina Agabbadora”;
  • il romanzo di Michela Murgia “Accabadora”
  • il film “L’Accabbadora” (2015) dove tra l’altro si vede qualche scorcio di Cagliari e dei suoi tesori.

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