Cosa vedere a Sant’Antioco: un paradiso di storia

Cosa vedere a Sant'Antioco

Ecco le nostre indicazioni per aiutarvi ad organizzare una gita giornaliera o un’intera vacanza a Sant’Antioco, con tutte le cose curiose da fare e vedere sull’isola dell’isola.

Come visitare l’isola di Sant’Antioco

Sant’Antioco è un isolotto a sud della Sardegna, che da il nome anche al centro principale dell’isola. E’ una destinazione molto sottovalutata: è ricca di attrazioni naturali e bellissime spiagge e di luoghi archeologici di grande interesse, tenuti molto bene e gestiti con amore dall’amministrazione e dai cittadini. Alcuni di questi siti sono unici nel loro genere in tutta la Sardegna.

Approderete all’isola via terra, attraversando un ponte vi farà sembrare di planare sul mare. Da una parte gli stagni, attenzione all’eleganza dei fenicotteri rosa, li potrete vedere nella loro posa immobile mentre pescano sott’acqua o li potrete sentire librare in volo. Dall’altra parte del ponte la tranquillità del mare.

la Basilica di Sant'Antioco

Le cose da vedere a Sant’Antioco

Entriamo nel vivo delle cose curiose da fare e vedere a Sant’Antioco. Ecco il nostro elenco che rappresenta anche un itinerario da seguire.

Il ponte romano

Nei pressi del ponte che collega l’isolotto all’isolona ritroverete i resti dell’antico ponte romano. Si tratta di un interessante monumento storico, di pregio e di grande valore storico e artistico, da visitare e fotografare.

Il Museo Archeologico

Proseguiamo con una delle attrazioni più interessanti e sorprendenti di Sant’Antioco – e a parere nostro ce ne sono tante: il Museo Archeologico.

Veramente ben tenuto, uno dei più belli della Sardegna, cercate di accodarvi ad una visita guidata, per noi è stata una delle fonti più nutrienti di storia della Sardegna. Le guide sono preparate, il percorso museale eccellente e vi si chiariranno molti dubbi precedenti oppure vi sorgeranno nuove domande ed idee. Non perdetevi le proiezioni di filmati che tapperanno eventuali buchi nella memoria della storia dei secoli. E’ affascinante vedere l’integrazione dei fenici – il popolo arrivato dal mare – nel popolo sardo, raccontata attraverso l’evoluzione tecnica nella realizzazione delle ceramiche. Due popoli che si uniscono, evolvono e crescono insieme, certo al netto delle guerre… E’ proprio lì che ho capito di avere tanto sangue sardo/fenicio nelle vene.

Il tofet e le Necropoli

Già che siete al museo sono imperdibili il tofet e la necropoli. Un piccolo percorso tra le anfore dove venivano conservati i corpi dei bambini defunti. Affascinante e agghiacciante.

Il centro storico

Proseguiamo adesso con una passeggiata per il centro, vi meritate quanto meno una granita o un gelato.

Il fortino Su Pisu

E’ il punto più elevato del centro storico dal quale si può ammirare uno splendido panorama sulla città e sul mare.

La Basilica di Sant’Antioco

L’attrazione principale del centro storico è la Basilica, nientepopodimenoche la Chiesa Bizantina più antica della Sardegna.

Le catacombe di Sant’Antioco Martire

Immediatamente dopo non perdetevi le catacombe di Sant’Antioco Martire, in questo caso si tratta dell’unica catacomba presente in Sardegna.

Il villaggio ipogeo

Infine una visita al villaggio ipogeo, nato come luogo dei morti divenne dimora dei vivi, fino a qualche decennio fa vi abitarono intere famiglie. Al suo interno potrete ritrovare tutti gli oggetti che potevano servire alla vita quotidiana di quelle famiglie che stavano sicuramente al fresco d’estate, ma forse non troppo comode.

Il museo etnografico

Su magasinu e su binu (tradotto significa il magazzino del vino, la cantina) è un piccolo museo ricco di utensili di vita quotidiana e contadina donati al museo dalla popolazione ci riportano indietro nel tempo, ma neppure troppo tempo fa.

Il laboratorio di Chiara Vigo, la maestra di Bisso

E per ultimo, ma non certo per importanza, andate a porgere un saluto all’ultima maestra di bisso: Chiara Vigo. Leggi qua e capirai l’importanza di quest’incontro.

Cosa vedere a Sant’Antioco fuori dal paese

L’isola è un susseguirsi di aree archeologiche, alcune già scavate e organizzate e altre ancora da recuperare e valorizzare.

Tra i più importanti siti nuragici non perdetevi la fonte sacra di Funtana Cannai, il nuraghe Feminedda, la Tomba dei Giganti di Su Niu ‘e su Crobu, e il complesso nuragico di Grutti ‘e Acqua.

cosa mangiare a Sant'Antioco
Andate a mangiare da Rubiu, un birrificio artigianale di Sant’Antioco con pizze ottime e impasti molto originali.

Cosa vedere a Sant’Antioco: il lato naturalistico dell’isola

Ma mica è finita qui, finora abbiamo parlato solo di una delle facce di Sant’Antioco, quella storica e archeologica.

Il nostro consiglio è fare tutto il giro dell’isolotto alla ricerca di scorci veramente selvaggi. Il territorio collinare regala vedute sconfinate sul mare e potrete scegliere le spiagge che vi regalano più entusiasmo. Leggi il nostro articolo sull’itinerario da percorrere per conoscere meglio l’isola.

Dove dormire a Sant’Antioco

E per dormire? Ti consigliamo la Tenuta Blancamar, una country house perfetta per stare immerso nella natura, addormentarti con il canto delle cicale e svegliarsi con i campanacci delle greggi in lontananza. I proprietari raccontano i loro sogni, aneddoti del loro passato e storie del focolare di paese. Il tutto ben condito con prodotti del territorio, grande cuore e ospitalità e il loro magnifico vino. Un’ottima struttura che ci ha fatto sentire bene. Inoltre ha la vista sull’area archeologica di Grutti ‘e Acqua.

dove dormire a Sant'Antioco
Gestione green, accoglienza superba e immersione nella natura alla Tenuta Blancamar di Sant’Antioco

Proseguiamo il viaggio per Carloforte e Calasetta

Una volta visitato il centro di Sant’Antioco e il suo bell’isolotto prosegui con Calasetta oppure prendi il traghetto e fai un salto a Carloforte. Segui le nostre ispirazioni per proseguire il tuo bel viaggio.

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